Possono emozionarci ancora vicende di duemila anni fa? Naturalmente, se si tratta di Gaio Valerio Catullo, poeta vissuto nel I secolo a.C. che scrive di vita, politica e sentimenti con linguaggio schietto e commovente.
Cosa succede se ciò rivive, in lingua siciliana, in uno spettacolo teatrale dove le frontiere tra testo e musica svaniscono? La nascita di Odiamuri, che combina musica originale, dai suoni freschi e moderni, testi che oscillano abilmente tra diversi registri e una rilettura di alcuni versi del grande poeta.
Spettacolo fruibile piacevolmente da tutti, non solo da chi ha studiato letteratura latina nei suoi anni scolastici.
Sconsigliato ad un pubblico minore di 14 anni.
Sinossi
Odiamuri è uno spettacolo che combina musica originale, testi e poesia. La lingua siciliana, prevalente nel testo, è lontana dall’intento folclorico; al contrario, è uno strumento espressivo con una sua dignità che oggi le viene spesso negata, considerandolo un volgare dialetto da relegare ai tempi passati. Persino un intralcio al corretto apprendimento della lingua italiana!
Valeriu Catullu, originario di Verona, è un poeta inserito nella società romana del suo tempo. I suoi versi sono differenti dagli altri poeti dell’urbe, perché attingono spesso ai sentimenti semplici di ogni giorno. E per questo non viene ritenuto degno di nota.
Frequenta i circoli mondani romani, dove incontra la misteriosa Lesbia. I due si innamorano e cambierà il modo di concepire l’amore e la poesia.
Ma le insidie della vita sono sempre dietro l’angolo...
Spettacolo piacevole fruibile da tutti, non solo da chi ha studiato letteratura latina.
Nel repertorio dell’ensemble esistono due versioni: uno spettacolo teatrale e una riduzione per due voci recitanti, con o senza azione scenica. In entrambi i casi la musica ha un ruolo di comprimaria nell’azione e non di semplice decorazione, come in genere avviene nel teatro di prosa.
Nel tentativo di definire un personaggio coerente con l’unico manoscritto dell’autore tramandato nei secoli, ci si è basati sui dati storici a disposizione, arricchendolo con i necessari interventi di fantasia. Quindi, oltre ai testi d’amore, si è dato spazio anche alle crude invettive, il cui linguaggio sconfina nel turpiloquio.
Solo per questa ragione se ne sconsiglia la fruizione ad ai minori di 14 anni.